2 dicembre 2021:Apran per la dirigenza medica

Nel tardo pomeriggio di ieri si è svolta ,alla presenza di Apran, il 1° incontro concernente la trattativa per il rinnovo del CCPL dirigenza medica e sanitaria, con relativi aumenti economici, triennio 2016-2018, conseguenti alle direttive di indirizzo deliberate dalla GP il 15 ottobre u.s.,successive alla presentazione del Piano strategico 2021-2025 presentato dal Direttore del SOP,dr.Benetollo, a tutti noi.

Erano presenti tutte le OOSS della dirigenza medica e sanitaria, compresa una di quelle che ha già annunciato mobilitazione e sciopero di categoria nelle prossime settimane precedenti il Natale.

Come dice il loro Segretario Nazionale Generale, Cisl medici ritiene invece lo sciopero non sia la parte finale di una trattativa a cui ci si siede e si partecipa,anche criticamente,”ma un mezzo a cui il Sindacato ricorre quando tutti gli spazi di confronto sono chiusi”.

E qui, con Provincia e parte datoriale, di spazi di concertazione prima di barricarsi, potrebbe essercene  ancora.Come ha invitato il Presidente Bolego, e ha rimarcato il tecnico Ruscitti,la parte pubblica è aperta al confronto ed a nostre controproposte, ed a risorse derivanti da Recovery Fund,Pnrr,altri Fondi per la dirigenza medica e sanitaria,come presenti nelle 337 pagine fatte proprie a Bruxelles e da poco nelle disponibilità per lo 0,81% della Provincia di Trento,comprensivi ad esempio dei livelli di digitalizzazione del Dipartimento dell’Emergenza ospedaliera e la spinta di risorse tecnologiche per diagnosi più precise e tutelanti dei nostri radiologi dell’intero trentino.

La richiesta di Cisl medici è che si mantenga aperto il tavolo di confronto, come quello di ieri, perchè fino a oggi eravamo stati solo informati delle intese raggiunte dalla maggioranza politica e dalla parte datoriale sulla paventata riorganizzazione ospedaliera aziendale, per una categoria che rappresenta i dirigenti medici e sanitari che versano regolarmente per intero l’Irpef alla Provincia di Trento.

Se Apran vorrà rispondere ai bisogni di quella parte del Trentino che più ha sofferto nella pandemia; che in condizioni proibitive ed in mancanza di personale e mezzi per la propria sicurezza sul lavoro ha assicurato fin qui beni e servizi di base a tutta la sua popolazione;

se la parte datoriale vorrà realmente eliminare più che moltiplicare policentricalmente i troppi contratti che autorizzano forme di precariato medico e sanitario in libera professione, riportando, il lavoro a termine o a chiamata, alle causali e alla loro funzione ordinaria,compresa la eliminazione delle molteplici guardie attive per i dirigenti medici e sanitari,come previsto dal contratto nazionale 2019;

se la Provincia Speciale trentina vuole davvero sconfiggere la pandemia e ricostruire un clima di fiducia dentro e fuori i nostri confini riguardante i professionisti dipendenti della nostra sanità tutta,scommettendo ulteriormente sulla formazione dei nostri giovani;

è ora di dare risposte a questi bisogni, repressi da 15 anni di mancata contrattazione provinciale per la dirigenza medica e sanitaria, mettendo al centro il lavoro e le condizioni di vita e di famiglia di tali persone,senza coercizioni di alcun genere.

Nel rispetto,immenso, per coloro che volontariamente, dal 4 all’8 dicembre 2021 cercheranno,a mani nude, di rallentare i contagi e le zone gialle.

Per 5 giorni.

Qui, in Via Grazioli in Apran, stiamo parlando invece degli altri 361 giorni,che potrebbero essere ricordati per tutti gli anni a venire.

Dr.Nicola Paoli

Segretario Generale Cisl medici del Trentino