News del 25 settembre 2006

Dichiarazione alla Stampa da parte del nostro Segretario UIL FPL Medici, Dr.Nicola Paoli, all’indomani della Assemblea Generale FIMMG/SNAMI tenutasi il 22 settembre presso l’Ordine dei Medici di Trento,a cui hanno partecipato solo poche decine di persone sui 500 Medici di Medicina Generale della Provincia di Trento. “Uno dei punti fermi delle trattative per la Medicina Generale, di parte pubblica, è che i Medici di Assistenza Primaria “DEVONO” essere reperibili 12 ore al giorno, e non viene piuttosto accettata la deifnizione “SI RENDONO DISPONIBILI”, suggerita da Federazione Medici aderente UIL FPL. Prescindendo dal fatto che l’Accordo Collettivo Nazionale si discosta in toto dall’accordo che stiamo faticosamente concludendo con la parte pubblica per il rinnovo della convenzione con i medici che operano sul territorio, Federazione Medici aderente UIL FPL esprime notevoli perplessità così argomentabili: Appare del tutto non rispondente alle reali esigenze una reperibilità così imperativamente dovuta da parte della Provincia,che mette il medico di base in una sorta di rischio legale molto pericoloso in quanto ingenererebbe, da parte dei cittadini, un aumento della domanda sanitaria senza effettiva necessità, solo perché dovuta. Il MMG svolge già, attualmente, la propria attività (unica nell’ordinamento nazionale professionale) nell’arco di dodici ore al giorno, con obblighi morali ed etici sottintesi al suo delicato lavoro, senza che il Dott.Pontalti tale obbligo lo debba scolpire nel marmo. Tale attività comprende, oltre alle visite ambulatoriali, anche le domiciliari,le visite domiciliari programmate,l’assistenza domiciliare integrata(ADI),l’attività di relazione con il Distretto,l’attività burocratica. Ora siamo di fronte al tentativo, da parte della Provincia, di costringere, in un accordo capestro, il MMG a tenere aperto il proprio studio per dodici ore al giorno, essere reperibile per le stesse dodici ore al giorno, gratuitamente, e svolgere anche tutte le altre attività. E per i medici che non si associano diventerà molto di più, in sostanza, di quando il lavoro dei MMG era legato alla eroica condotta medica…con due stipendi, pubblico e convenzionato di allora,trasformati in un’unica soluzione con quello che ci viene proposto ora. Tale contratto, oggi giorno, è possibile solo in presenza di grosse associazioni di medici e di personale paramedico ed amministrativo in un unico studio:progetto attuabile solo nei grandi centri abitati, Trento, Rovereto,qualche altro,non certo nelle valli periferiche o nei comuni con uno o due medici di base. Il Trentino, a differenza delle altre Regioni, in questo è penalizzato:nella presenza di molte valli con poche unità di medici, tra l’altro ognuno con più ambulatori secondari per venire incontro alla popolazione anziana che vive nelle frazioni più difficili da raggiungere, senza mezzi di trasporto. A prescindere quindi dall’enorme finanziamento che richiederà inserire figure sanitarie non scelte liberamente dai cittadini, sicuramente tutto ciò comporterà una snaturalezza del rapporto fiduciario MMG/ propri assistiti. Federazione Medici aderente UIL FPL, pur favorevole a discutere proposte tese a modernizzare l’accesso dei cittadini agli ambulatori medici, sia attraverso l’informatizzazione delle ricette, sia attraverso i RAO che abbattono i tempi d’attesa garantendo una maggiore tempestività nelle cure, si dissocia quindi da quei sindacati che, per opportunismo di soluzioni atte solo a migliorare la condizione degli studi associati, accettano le soluzioni prospettate dalla parte pubblica senza una doverosa, seria e severa reazione sindacale, atta a difendere anche i diritti di quei tanti medici singoli che dai guadagni dell’associazionismo non riceveranno che poche briciole”.