Risposta della Cisl medici alle dichiarazioni di Anna Maria Marchionne

Caro Direttore,Le chiedo la gentilezza di lasciarmi almeno rispondere al Presidente della Consulta provinciale per la Salute che ha scritto oggi,sul suo quotidiano, molte cose inesatte,come vengo a sapere dai medici del Trentino.Ci accomuna infatti solo la frase che “la sanità esiste perchè ci sono i pazienti, non il contrario”,anche se faremo tutti, noi professionisti della Salute, volentieri a meno di avere una volontaria missione,soffrire a nostra volta quotidianamente ed eroicamente per aiutare i pazienti sofferenti,con fragilità crescenti,in trattamento palliativo,tutta la nostra vita in questa nostra società che dà pochissime risorse per la tutela dei loro diritti,imputa i decessi all’incompetenza dei medici e si fregia di una Consulta che  ci aiuta con i propri volontari ma certo non con la sua Presidente.Non ci sarebbe bisogno,allora,neppure di essa,e soprattutto di chi ipotizza la continuità assistenziale H16,quando a Roma e a Trento si discute di tutt’altro.Per inciso,il modello del 2013,firmato dal sottoscritto e da Rossi,non ipotizzava neppure lontanamente le H16 marchionneane ma le H24,diurne per i medici di famiglia e notturne e festive per le guardie mediche 7 su 7,che vorremmo confermate nel nuovo accordo provinciale.Qui leggo,invece,che i volontari che operano a tutela del diritto alla salute vorrebbero annullati  i punti, capillarmente presenti sul territorio,delle guardie mediche.Di fatto un accesso esponenzialmente crescente al pronto soccorso e a Trentino emergenza,dalle 24 alle 8 del mattino di tutti i giorni.Ricordiamo a tutti loro,che i 135 guardisti-(ma dove sono finiti i cento promessi dalla Borgonovo Re?-lavorano da noi per 231.725ore/anno, con 16.782 visite ogni 100.000 abitanti.Se il 118 Trentino emergenza dovrà farsi carico delle prestazioni notturne dopo le 24,si tratterà di un aumento del 10% del totale che supererà il 35% della capacità di risposta immediata,come è oggi, non riuscendo più a garantire le risposte per le vere urgenze a meno di non obbligare i dirigenti medici di Trento e Rovereto a turnare nelle valli per le ricette.Di contro i medici di famiglia trentini,nel solo 2015,lavorando 12 ore ogni giorno,hanno aiutato 60.880 persone nelle loro abitazioni in assistenza programmata,ed altre 29.288 in fase terminale.Le prestazioni ambulatoriali che abbiamo filtrato rispetto agli ospedali si contano in 25.695 mentre le vaccinazioni effettuate per l’influenza sono state 56.364,il 70% del totale della popolazione,a fronte del 28%dell’Alto Adige.L’atto.di indirizzo di cui parla sempre la Marchionne,dice  tutt’altro:detta cioè le linee guida a cui mi dovrò attenere da martedì,sedendo al tavolo di trattativa nazionale, ma che permettono a tutt’oggi, Assessore permettendo,di mantenere da noi le H24.Noi ci aspetteremmo che Zeni, invece che “attendere” la definizione nazionale del nostro contratto,come sta facendo per i punti nascita,per la protonterapia,per il 116117, ragionasse “provincialmente” e accettasse le nostre idee,piuttosto che quelle romane o quelle dei protocolli con infermiere e ostetriche.Invece si nasconde dietro le “attese”,prigioniero di decisioni come quella della Scuola di formazione in medicina generale che con il nuovo Direttore vede addirittura la richiesta di trasferimento di ventisei dei sessanta giovani iscritti e guardisti in altre province, mentre ieri l’altro eravamo a Roma ad un passo da inserire la Scuola di formazione in Medicina Generale,riconoscendone la specialità,sotto il Ministero dell’Università.Anche questo avrebbe potuto fare prima la Autonoma Provincia di Trento nella sua autonoma Università.Dott.Nicola Paoli-Presidente OMCEO Trento, f.f. e Segretario Cisl medici .